sabato 29 agosto 2009

'Giornale' attacca Boffo su vicende sessuali, Cei lo difende

2009-08-29 11:14
'Giornale' attacca Boffo su vicende sessuali, Cei lo difende
GENOVA - 'L'attacco che e' stato fatto al dott. Boffo direttore di Avvenire e' un fatto disgustoso e molto grave': lo ha detto l'arcivescovo di Genova e presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco, prima di celebrare la messa per la festa del santuario della Madonna della Guardia.

di Domitilla Conte

ROMA - Non si potrà forse definire un fulmine a ciel sereno, viste le nubi addensate negli ultimi mesi tra governo Berlusconi e Chiesa cattolica, ma del fulmine ha di certo avuto l'impatto. Il Giornale, quotidiano che fa capo alla famiglia Berlusconi, dedica l'intera prima pagina ad un "incidente sessuale" del direttore del quotidiano dei vescovi Dino Boffo, protagonista, nelle scorse settimane, di alcuni interventi critici sulla "condotta morale" del presidente del Consiglio. Il Giornale rivela, citando atti giudiziari del Tribunale di Terni riferiti a fatti del 2001, che il direttore di Avvenire ha posto fine con un patteggiamento ad un processo per aver molestato, con minacce e intimidazioni, la moglie di un uomo con il quale aveva una relazione omosessuale.

Accusa pesante, secondo Vittorio Feltri, appena richiamato alla guida del quotidiano, il quale ne evince, nell'editoriale che accompagna la notizia, che "il direttore di Avvenire non ha le carte in regola per lanciare anatemi furibondi contro altri peccatori, veri o presunti, e neanche per tirare le orecchie a Berlusconi". Dopo un minivertice a palazzo Grazioli con il sottosegretario Gianni Letta ed il portavoce Paolo Bonaiuti, il premier - in una nota - "si dissocia" dall'iniziativa di Feltri. Quest'ultimo precisa di essersi limitato a trascrivere un documento pubblico sottolineando che la presa di distanza di Berlusconi dimostra la sua indipendenza e quella del giornale. Per qualche ora si fa gelo in Vaticano e a Palazzo Chigi, intenti agli ultimi preparativi per la Perdonanza dell'Aquila, alla quale sono attesi il segretario di Stato della S.Sede, card.Tarcisio Bertone e il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi.

Il terremoto dello scorso aprile avrebbe richiamato per la prima volta le massime autorità di Italia e Santa Sede all'annuale Giubileo celestiniano, favorendo indirettamente un incontro destinato a smentire possibili attriti. Invece arriva l'annullamento della visita del premier. Il primo a intervenire è stato, questa mattina, il diretto interessato, denunciando "un killeraggio giornalistico allo stato puro" portato avanti da 'il Giornale' di Vittorio Feltri che ha montato "una vicenda inverosimile, capziosa e assurda". Boffo non nega del tutto i fatti, precisando però che di quella circostanza era stato "la prima vittima". Pronta l'alzata di scudi dei vescovi, editori dell'Avvenire, che arriva quasi in contemporanea.

La Cei conferma la sua "piena fiducia" al direttore che guida il giornale - precisa in una nota - "con indiscussa capacità professionale, equilibrio e prudenza". E l'accento sembra cadere su quest'ultima parola, quasi a dire che, sui casi berlusconiani, si sarebbe potuto dire anche di più, o magari prima, invece di aspettare le lettere angustiate di tanti cattolici allarmati per le notizie sulle feste di Villa Certosa. Il cdr di Avvenire parla di attacco "plateale e ripugnante" e nelle redazioni cominciano a piovere prese di posizione di ogni parte politica, in gran parte in difesa di Boffo. Lupi, del Pdl parla di "attacco brutale" da parte del Giornale. Franceschini, segretario del Pd, lo definisce "un segno di degrado" e Bersani, anima laicista del partito, si preoccupa di "un clima torbido" che sta "degenerando". Il leader dell'Udc, Rocco Buttiglione, è il primo a dichiarare che "Berlusconi non può immaginare che non venga fatta risalire a lui la colpa di questa aggressione condotta dal suo giornalista di fiducia sul suo giornale di famiglia".

Poco dopo Berlusconi si dissocia dalla prima pagina del Giornale, "per le stesse ragioni" per cui ha respinto il gossip sulla sua vita privata. Intanto, intorno alle 13, la sala stampa vaticana comunica che la cena della Perdonanza annunciata per la sera all'Aquila, "é stata annullata" e che il presidente del Consiglio delegherà il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta a presenziare alle celebrazioni, "per evitare strumentalizzazioni". Da palazzo Chigi non una parola, ma Letta é all'Aquila, vicino a Bertone con il quale, si dice, non ha mai interrotto i rapporti. E ieri, Bertone, aveva detto chiaramente che la Chiesa non vuole alcuno scontro.

Il costo della cena all'Aquila al termine della cerimonia della Perdonanza sarà devoluto ai terremotati, ha riferito il numero due della sala stampa vaticana, padre Ciro Benedettini. "Su invito dell'arcivescovo dell'Aquila, mons.Giuseppe Molinari, e del Comitato della Perdonanza celestiniana, il segretario di Stato, sua eminenza il card. Tarcisio Bertone - ha riferito padre Ciro Benedettini - si è recato nella città dell'Aquila per rinnovare i sentimenti di vicinanza e di affetto del Santo Padre alle popolazioni terremotate.

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giovedì 6 agosto 2009

Il Papa diventa cantante (ed esce in cd)



il Giornale.it


articolo di sabato 01 agosto 2009

Il Papa diventa cantante (ed esce in cd)
di Massimo M. Veronese

Benedetto XVI nel disco canta canzoni accompagnato dal coro dell’Accademia filarmonica romana L’album che uscirà a Natale è prodotto dalla stessa casa discografica dei Nirvana e dei Guns ’n Roses
Di sicuro farà concorrenza a Madonna. E uscendo sotto Natale non potrà che arrivare lassù, dove non osano nemmeno le aquile, in cima a tutte le classifiche. Il Papa canta e non soltanto il Kyrie eleison al Corpus Domini. Canta e fa tremare Lady Gaga, Michael Jackson e Ligabue. Sia chiaro: sarà una compilation di canti religiosi, preghiere mariane, litanie lorenziane, mica hip-hop, tecno o metallica alla tedesca. Dicono un mix tra Fra Cionfoli e Don Backy, ma non è vero. Sarà un cd con otto preghiere, una cantata da Benedetto XVI in persona, le altre recitate da Sua Santità in latino, italiano, portoghese, francese e tedesco. Titolo Alma Mater. E basta solo che una parte minima dei miliardi di cattolici che popolano il mondo lo compri per santificare il Natale e il primo posto in hit parade è garantito spiegano fregandosi le mani alla «Geffen Records», la casa discografica che ha prodotto il prodotto. E bisogna crederci visto che parte del ricavato andrà a finanziare progetti di educazione musicale per bambini in difficoltà di tutto il mondo. Certo, in verità ci dicono che non è la prima volta che un Papa entra in hit parade. «Abbà Pater» che mescolava musiche originali e arrangiamenti contemporanei alla voce di Giovanni Paolo II che recitava omelie e salmi in cinque lingue diverse, entrò giusto dieci anni fa nella top 100. Senza contare che l’anno scorso alcuni poemi scritti dal Papa polacco furono registrati e interpretati con sacrosanto successo da Placido Domingo.
Anche questo è il segno dei tempi. Prendi le band religiose per esempio, è un bel po’ ormai che fanno il diavolo a quattro: i frati dell’Abbazia cistercense di Heiligenkreuz, a pochi passi da Vienna, hanno inciso un album di canti gregoriani, «Music For Paradise», volato in testa alla hit parade inglese, gli Eleftheri, cioè «I Liberi», una congregazione di monaci, ha conquistato un successo strepitoso in Grecia. Con la musica pop però. Per non parlare di Fratello Metallo, frate cappuccino del convento di Sant’Antonio, che converte le ostiche sette dei borchiati con il metal e la new age.
Ma qui siamo su un cielo diverso. Perché il Papa a quanto pare canta da dio. «Non è solo una registrazione religiosa - si lascia andare alla commozione Ricardo Fernandez, general manager della Geffen Records per il Regno Unito - Si tratta di un incredibile, incantevole pezzo di musica». E poi: «La cosa più sorprendente è la voce del Papa: ha un tono fantastico, molto rilassante». Del cd si sa che le musiche sono state composte da una band di misteriosi compositori, uno italiano, uno inglese e uno nordafricano e non tutti cattolici, che hanno dato al tutto un’impronta multiculturale, che le canzoni del Papa sono già state registrate nella Basilica di San Pietro e che Sua Santità è stato accompagnato dal Coro dell'Accademia filarmonica romana diretto da Monsignor Pablo Colino e che una parte delle registrazioni è stata realizzata in settimana dalla Royal Philharmonic Orchestra negli studi di Abbey Road, a Londra.
Il progetto dell’album musicale è stato ideato dalla cattolica «Multimedia San Paolo». E Benedetto XVI pare abbia apprezzato moltissimo: «Abbiamo ricevuto una lettera dal Vaticano che diceva che il Papa era molto felice di quello che aveva sentito» ha voluto rivelare Ricardo Fernandez.
Di certo è curiosa la compagnia che più cattiva non si può. La Geffen Records oltre a Elton John, Donna Summer e Snoop Dog ha in scuderia i Nirvana, che sono stati i profeti del grunge, fumati come delle ciminiere, e i Guns N 'Roses, che sono hard, heavy, vagamente demoniaci e sicuramente scandalosi. Vai a capire a volte per chi suona il campanile...

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IL VANGELO SECONDO MATTEO ORLANDO

CENTRO ANTI-BLASFEMIA

IL VANGELO SECONDO MATTEO ORLANDO

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Intervista immaginaria a Barabba: “Io, assassino e ribelle, vi racconto come e perché sono stato preferito a Gesù il Nazareno, innocente eppure crocifisso a causa della cattiveria umana”
A cura di

Matteo Orlando

Costretto dalle insistenti pressioni dei sacerdoti del Tempio, da tutto il Sinedrio e dalla minaccia di una sommossa popolare, Ponzio Pilato ha consegnato agli Ebrei un certo Gesù di Nazareth, accusato d'aver turbato la pace pubblica, di aver bestemmiato e violato le loro leggi. Pilato ha pronunciato la condanna di quest'uomo nonostante le accuse non chiare, per non essere incolpato dall'imperatore di aver provocato una rivolta dei Giudei. L'ha consegnato alla crocifissione insieme a due criminali già condannati dai Giudei, lasciando, invece, libero un certo Barabba. Sono queste le poche e scarne notizie che abbiamo ricevuto nella redazione romana di Antiquitates Iudaicae. Pertanto abbiamo inviato in Palestina un corrispondente sulle tracce proprio di Barabba, per sentire la sua testimonianza. Barabba era un ribelle che era stato messo in carcere per una sommossa scoppiata in città e per omicidio. Era detenuto dai Romani a Gerusalemme, negli stessi giorni della Passione di Gesù. Secondo una consuetudine ebraica, il procuratore romano poteva liberare un carcerato in prossimità della Pasqua. Pilato chiese alla folla quale dei due volessero liberare, poiché anche Barabba si chiama Gesù, e quindi voleva prendere in giro il sommo sacerdote Caifa chiedendo: ‘Quale dei due Gesù volete che liberi? Gesù detto il Cristo o Gesù Barabba?’. E si sentì rispondere: ‘Barabba’.

Barabba, cominciamo con il suo nome. Cosa significa?

“In aramaico Bar-abbâ è un patronimico, e significa secondo alcuni ‘figlio del padre’, secondo altri, nella versione Bar rabba(n), significa ‘figlio del (nostro) maestro’. Ma non concentratevi sul mio nome ma su cose molto più importanti”.

Cioè?

“Sono stato liberato fortunosamente a scapito di Gesù, quell’innocente finito sulla croce”.

Vogliamo ricordare perchè era stato arrestato?

“Ero un brigante, uno zelota assassino di un soldato romano che avevo ucciso durante una sommossa, un’azione di ribellione alla dominazione di Tiberio in Giudea. Ero un patriota senza scrupoli, che cercava di far cadere il governo di Roma a Gerusalemme. Insomma, ero un anarchico che voleva rovesciare il potere romano che governava Gerusalemme. Ero colpevole sia dello scoppio della rivolta che dell’omicidio”.

E perché è stato scelto proprio lei in contrapposizione a Gesù di Nazareth?

“Pilato voleva contrapporre la concezione regale che gli ebrei avevano sul Messia atteso, a quella reale, il Messia che avrebbe liberato Israele, il popolo eletto, dai peccati, dal maligno e dalla morte, con amore, fratellanza e perdono. E io quelle caratteristiche non le avevo, mentre le si potevano trovare in quel Cristo e in quello che predicava”.

Quindi lei aspirava ad essere un capo politico che avrebbe voluto guidare il popolo a lottare contro l’usurpatore romano?

“Esatto. Io lottavo per liberare la Giudea dal giogo di Roma”.

Perché è stato attribuito a Gesù di Nazareth il reato di lesa maestà per essersi proclamato “Re dei Giudei”, quando invece sarebbe stato un titolo più idoneo a lei, Barabba?

“La dinamica dell'arresto, del processo, della condanna e della esecuzione, sono tutte da decifrare. Ma sostanzialmente lo hanno fatto per invidia. Intanto vi dico che i giudei non entrarono nel Pretorio per non contaminarsi e poter mangiare la Pasqua. Sono stati degli ipocriti. Hanno trovato pericoloso contami­narsi calpestando la polvere della casa di un gentile, ma non hanno considerato peccato uccidere un innocente come quel Gesù di Nazareth. Ed hanno ancora, questi ipocriti, molti seguaci”.

E chi sarebbero?

“Tutti quelli che nel­l’interno agiscono male e all'esterno professano rispetto alla religione e amore a Dio, sono simili a questi. Come può entrare Dio e la sua luce là dove non c'è più spazio per loro, e le porte e finestre sono sbarrate e difese dalla superbia, dall'umanità, dal vizio, dall'usura, da tante, tante guardie al servizio di Satana contro Dio?”.

Torniamo all’oggetto dell’intervista… Pilato non ha capito di che regno parlava Gesù di Nazareth?

“No. E, quel che è doloroso, non ha chiesto di spiegarglielo. E all’invito di Cristo a conoscere la Verità, ha risposto, da indomabile pagano, ‘Che cosa è la verità?’, lasciando cadere la questione con un’alzata di spalle. Ma anche voi, nella regione italica, come Ponzio Pilato, lasciate cadere con un’alzata di spalle le que­stioni più vitali. Vi sembrano cose inutili, sorpassate. Denaro, donne, potere, buona sa­lute, comodi, onori, sono queste le cose che cercate e fate di tutto per raggiungere questi miserabili scopi”.

Ma cosa ha notato in Pilato?

“L'idola­tria, quale che sia la sua forma, è sempre portata a venerare ed accettare la Menzogna, quale che sia. E la Menzogna, accettata da un debole, porta il debole al delitto. E Pilato lo è stato. Per vincere nel mondo, per avere onori e lucro - ha pensato Pilato - occorre saper fare del sì un no, o del no un sì, a seconda della propria convenienza. Quanti, quanti Pilati che avete anche voi! Dove sono tra di voi quei veri eroi, seguaci del Nazareno, che dicevano sì, costantemente sì, alla Verità e per la Verità, e no, costantemente no, per la Menzogna? Dove sono gli eroi che sanno affrontare il pericolo e gli eventi con fortezza d'acciaio e con serena prontezza e non dilazionano, perché il Bene va subito compiuto e il Male subito fuggito”.

Lei ha visto da vicino il Cristo. Cosa ricorda?

“Non aveva più un brandello del suo corpo che non era stato per­cosso. Era davvero l'Uomo di cui parlava il nostro Isaia. E al supplizio ordinato si aggiungeva quello non ordinato, ma creato dalla crudeltà uma­na, delle spine. Il Salvatore, il Vero Re, era coronato di dolore per liberarvi il capo da tante colpe che vi fermenta­no. Non pensate più quale dolore ha subito la sua testa innocente per pagare per voi, per i vostri sempre più atroci peccati di pensiero che si tramutano in azione? Voi, che vi offendete an­che quando non c'è motivo di farlo, guardate al Re offeso, ed è Dio, col suo ironico manto di porpora lacera, con lo scettro di canna e la corona di spine. Era già morente e lo schiaffeggiavano ancora con le mani e con gli schemi e lui perdonava. Non riuscite a provare pietà. Come quei giudei, purtroppo, continuate a mostrargli i pugni, a gridare: ‘Via, via, non abbiamo altro dio che Cesare’. O idolatri! Non vole­te il Figlio di Dio. Del Figlio di Dio avete paura. Come Pilato. E quando lo sentite incombere su di voi con la sua potenza, agitarsi in voi con la voce della coscienza che vi rimprovera in suo nome, chiedete come ha fatto Pilato: ‘Chi sei?’. Chi era, e chi è, lo sapete. Anche quelli che lo negano sanno chi è. Non mentite. Passeranno i secoli e illustreranno sempre più chi era e istruiranno sui suoi prodigi. Per questo sarà più perdonabile Pilato. Non chi ancora non ne vuole sapere del Cristo. Eppure con Pilato fu più seve­ro che con voi. A lui non rispose. A voi parla. Ma nonostante ciò, non riuscite a persuadervi che veramente lui era ed è il Figlio di Dio, e che dovete adorarlo e ubbidirgli”.

Come è cambiata la sua vita, Barabba?

“Mi avvicinai ai seguaci della dottrina - conoscendo anche un certo Pietro, che ha guidato i suoi discepoli - e, combattuto nell'animo dai principi morali che il Nazareno aveva insegnato, non l’ho mai dimenticato”.

In quei brevi momenti davanti a Gesù, cosa ha provato?

“Non ho avuto il coraggio di guardarlo fino alla fine. Quando Pilato mi ha lasciato andare, ho incrociato il suo sguardo d’amore. Ero come un cane inferocito, ma in quel momento mi sentivo ritornare indietro nel tempo, quando ero stato un tenero cucciolo. Incontrando il figlio di Dio mi sono salvato, ma allora non lo capivo. Quando ho incrociato i suoi occhi ho sentito una corrente elettrica, che non so descrivere. Non avevo mai provato una cosa così”.


http://www.papanews.it/dettaglio_interviste.asp?IdNews=12347

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Quante falsità fa dire Matteo Orlando a Barabba, perfino lo fa diventare cristiano, vergogna !
Dal Vangelo risulta che Barabba era un brigante delinguente e assassino, quindi un uomo rozzo e spietato;
Mt 27,1ss; Mc 15, 7ss; Lc 23, 18ss; Gv 18,40.

La fantasia è inutile riquardo la religione cristiana, al credente e all'ateo è utile solo la verità,
la quale si trova solo nella Sacra Bibbia.
Gesù ci ha comandato di predicare il suo S.Vangelo e non insegamenti umani e peggio ancora fantasie.
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AVVERTIMENTO PER TUTTI COLORO CHE SI PERMETTONO DI FALSIFICARE GESU'
CON CALUNNIE E BESTEMMIE

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Tutti dovremo un giorno comparire davanti al vero Signore Gesù Cristo Giudice di tutta la terra,
e non davanti a quello partorito dall’immaginazione di qualche ateo, agnostico, pagano o falso cristiano.
Il nostro destino eterno dipende dal rapporto che avremo avuto con Lui.

CHI NON CREDE IN GESU' NON SI SALVA

V.Giovanni: 3, 35-36
3,35Il Padre ama il Figlio, e ha dato ogni cosa nelle sue mani. 36Chi crede nel Figlio ha la vita eterna.
Chi disubbidisce al Figlio non vedrà la vita: incombe su di lui la collera di Dio.

V.Giovanni: 8, 23-24
8,23Gesù rispose: " Voi siete della terra; io sono del cielo. Voi appartenete a questo mondo, io non appartengo a questo mondo.
24Vi ho detto che andrete in rovina per i vostri peccati. IO SONO: se non credete questo, andrete in rovina per i vostri peccati" .

V.Matteo: 10, 32-33
10,32"Tutti quelli che dichiareranno pubblicamente di essere miei discepoli, anch'io dichiarerò che sono miei,
davanti al Padre mio che è in cielo. 33Ma quelli che pubblicamente diranno di non essere miei discepoli,
anch'io dirò che non sono miei, davanti al Padre mio che è in cielo.

V.Marco: 8,38

8, 38Se uno si vergognerà di me e delle mie parole di fronte a questa gente infedele e piena di peccati,
anche il Figlio dell'uomo si vergognerà di lui quando ritornerà, glorioso come Dio suo Padre, insieme con i suoi angeli santi".
V.Marco: 16, 16
16,16Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo; ma chi non crederà sarà condannato.


PER CHI BESTEMMIA E DICE COSE FALSE

V.Matteo : 12, 30-32

12,30"Chi non è con me è contro di me; e chi non raccoglie insieme con me spreca il raccolto.
31"Perciò vi dico: tutti i peccati e tutte le bestemmie degli uomini potranno essere perdonati,
ma chi avrà detto una bestemmia contro lo Spirito Santo non potrà essere perdonato.
32Se uno avrà detto una parola contro il Figlio dell'uomo potrà essere perdonato; ma chi avrà detto una parola contro
lo Spirito Santo non sarà perdonato, né ora né mai.

V.Matteo: 12, 36-37
12,36"Vi assicuro che nel giorno del giudizio tutti dovranno render conto di ogni parola inutile che hanno detto:
37perché saranno le vostre parole che vi porteranno a essere condannati o a essere riconosciuti innocenti".

GESU' PUNIRA' I PECCATORI
V.Matteo: 13, 40-43

10,40"Come l'erba cattiva è raccolta e bruciata nel fuoco, così si farà alla fine del mondo. 41Il Figlio dell'uomo manderà i suoi angeli,
ed essi porteranno via dal suo regno tutti quelli che sono di ostacolo agli altri e quelli che fanno il male.
42Li getteranno nel grande forno di fuoco. Là piangeranno come disperati. 43Invece, quelli che fanno la volontà di Dio,
quel giorno saranno splendenti come il sole nel regno di Dio Padre. Chi ha orecchi, cerchi di capire".

V.Matteo: 16, 27
16,27"Il Figlio dell'uomo ritornerà glorioso come Dio suo Padre, insieme con i suoi angeli.
Allora egli darà a ciascuno la ricompensa in base a quel che ciascuno avrà fatto.


GESU' AVVERTE I FALSI CRISTIANI

V.Matteo: 7, 21-23
7,21"Non tutti quelli che dicono: "Signore, Signore!" entreranno nel regno di Dio.
Vi entreranno soltanto quelli che fanno la volontà del Padre mio che è in cielo.
22Quando verrà il giorno del giudizio, molti mi diranno: "Signore, Signore!
Tu sai che noi abbiamo parlato a tuo nome, e invocando il tuo nome abbiamo
scacciato demòni e abbiamo fatto molti miracoli".
23"Ma allora io dirò: Non vi ho mai conosciuti. Andate via da me, gente malvagia!".



ANCHE SAN PAOLO DONA UN DURO AVVERTIMENTO A CHI RACCONTA FALSI VANGELI
Galati: 1, 6-9
1,6Mi meraviglio di voi! Dio vi ha chiamati a ricevere la sua grazia donata a voi per mezzo di Cristo,
e voi gli voltate così presto le spalle per ascoltare un altro messaggio di salvezza! 7In realtà, un altro non c'è.
Esistono solamente alcuni che vi confondono le idee. Essi vogliono cambiare il vangelo di Cristo.
8Ma sia maledetto chiunque vi annunzia una via di salvezza diversa da quella che io vi ho annunziata:
anche se fossi io stesso o fosse un angelo venuto dal cielo. 9Sì! L'ho detto e lo ripeto:
chiunque vi annunzia una salvezza diversa da quella che avete ricevuto, sia maledetto.

L'APOSTASIA E' STATA PREDETTA

2 Pietro: 2, 1-3
2-1Un tempo, in mezzo al popolo di Dio ci furono anche falsi profeti. Allo stesso modo verranno anche tra voi falsi maestri. Essi cercheranno di diffondere eresie disastrose e si metteranno perfino contro il Signore che li ha salvati; ma andranno presto in rovina. 2Molti li ascolteranno e vivranno, come loro, una vita immorale. Per colpa loro, la fede cristiana sarà disprezzata. 3Per il desiderio di ricchezza, vi imbroglieranno con ragionamenti sbagliati. Ma la condanna di questi falsi maestri è già pronta; la loro rovina non si farà aspettare.


2-Timoteo: 4, 3-4

3Perché ci sarà un tempo nel quale gli uomini non vorranno più ascoltare la sana dottrina, ma seguiranno le loro voglie: si procureranno molti nuovi maestri, i quali insegneranno le cose che essi avranno voglia di ascoltare. 4Non daranno più ascolto alla verità e andranno dietro alle favole.








Citazioni Bibbia Tilc
http://www.bibbiaedu.it/bibbia/interconfessionale/nt/index.html




Ora se dei laici o atei scrivono fantasie sul Vangelo sono compresi, ma che la Chiesa Cattolica si
mette a predicare fantasie al posto del S.Vangelo è davvero Satanico, quindi ormai nella Chiesa
Cattolica oggi regna Satana.


http://groups.google.com/group/centro-anti-blasfemia?hl=it