venerdì 5 novembre 2010

ILVATICANO APPROVA IL FILM BLASFEMO " IO SONO CON TE" DELL'ATEO GUIDO CHIESA

“Io sono con Te”, film blasfemo contro la Sacra Famiglia
UN ALTRO FILM BLASFEMO CONTRO LA SACRA FAMIGLIA

A cura del Centro Anti-Blasfemia

Un film che racconta una Maria di Nazareth ribelle, perfino non fa circoncidere Gesù, disobbedisce alla leggi divine. Giuseppe è vedovo, vive con il fratello Mardocheo, che comanda la famiglia!!!!! Molte invenzioni e fantasie fuori luogo.

Il film è approvato dal vaticano e dal Ministero per i Beni e le Attività culturali.

Io sono con Te

Uscita in sala: 19/11/2010

Sinossi: Maria è una giovane ragazza, figlia di pastori, promessa in sposa a Giuseppe, un vedovo con due figli, abitante nel vicino villaggio di Nazareth, nella Galilea di duemila anni fa. Cresciuta secondo l’amore e il rispetto verso i più piccoli, Maria dopo aver lasciato la propria casa, presto ravvisa le storture del mondo patriarcale che la circonda, a partire dalla famiglia del marito. Qui detta legge il fratello più anziano di Giuseppe, Mardocheo. L’atteggiamento solare e determinato della ragazza, protettivo nei confronti dei bambini, suscita l’indignazione del capofamiglia e di quanti sono convinti della necessità di impartire loro punizioni, disciplina e sottomissione.

A fare da sfondo alla vicenda, gli scenari aspri di una terra sottoposta al giogo coloniale dei romani e alle angherie di re Erode… (continua). Sollevazioni e ribellioni sono all’ordine del giorno, e il richiamo alla violenza e alla vendetta, si propaga come una sorta di contagio.
Maria dando alla luce suo figlio Gesù, si troverà di fronte a scelte decisive, che la trasformeranno a volte e suo malgrado, in pietra dello scandalo.

Ambientazione: Matmata (Tunisia) / Monastir (Tunisia) / El Kef (Tunisia) / Eless (Tunisia)

“Io sono con Te” è stato sostenuto da:

Ministero per i Beni e le Attività Culturali (MiBAC) (Film Riconosciuto di Interesse Culturale)

Note:

Questo film è ispirato alle idee originali formulate da Maeve Corbo sulla figura di Maria.

http://www.cinemaitaliano.info/iosonoconte

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L'intenso rapporto tra Maria e Gesù nel film "Io sono con te" in concorso al Festival del cinema di Roma

03/11/2010 14.20.29




Il regista italiano, Guido Chiesa, conosciuto per il suo impegno politico dimostrato in precedenti pellicole, ha presentato in concorso al Festival del Film di Roma un’inaspettata, intensa e essenziale ricostruzione cinematografica dei Vangeli dell’infanzia: Maria e Gesù sono al centro di “Io sono con te”, film nel quale l’amore e la fiducia tra una Madre e un Figlio custodiscono il mistero di Dio e del suo piano di salvezza per l’umanità. Il servizio di Luca Pellegrini:

Una madre e un figlio. Giocano, sorridono, si guardano, si abbracciano. Al minimo pericolo, sono vicini. Siamo nella Nazareth di duemila anni fa. Guido Chiesa, dopo una serie, pur breve, di film politicamente e socialmente impegnati, torna al cinema, per raccontare la storia di Maria e del figlio Gesù. Un lavoro intensamente pensato, voluto a tutti i costi. La sensazione è quella che sia frutto di una sua esigenza spirituale vera e incontenibile, nata all’indomani della sua paternità e di un ampio scambio di riflessioni con la moglie, Nicoletta Micheli, che con lui ha partecipato alla stesura della sceneggiatura, rimodellata più volte. Vi ha lavorato all’inizio con un’adesione – confessa – di tipo razionale e materialistico, un percorso intellettuale e soltanto emotivo. Poi è diventato un atto di fede e di adesione a quel Vangelo che andava scoprendo e raccontando al cinema. Siamo fuori dall’iconografia tradizionale, siamo dalle parti di Pasolini per l’essenzialità dell’immagine, del tratteggio dei personaggi, ma l’intensità della ricerca non si ferma alla storia o al fascino esteriore. Penetra l’anima. Maria non è un’umile donna messa in disparte nel nucleo familiare patriarcale. Ha un temperamento docile e forte insieme, si oppone alle violenze e alle imposizioni rituali, stringe col figlio un rapporto di fiducia che ha un sapore soprannaturale, dove invece tutto il trascendente è oscurato, nel film, che si ferma soltanto a quel rapporto e al suo misterioso amore.

E’ ancora Guido Chiesa che spiega perché il Vangelo dell’infanzia lo ha così incuriosito e affascinato – pur se qualche episodio è tratto dagli Apocrifi, forse per dare un sapore originale al racconto: “Ho cercato di rivolgermi a tutti, senza distinzione di cultura, di fede, privilegiando una prospettiva femminile e proponendo un modello positivo fondato sull’amore, una parola oggi così vituperata”. Non è mai convenzionale, il regista, che si avvale di volti ignoti colti nella quotidianità della vita in Tunisia – per rappresentare l’ambiente più attendibile in cui è avvenuta la nascita di Gesù – un terreno aspro e policromo dove è stato girato il film che si stende dai giorni dell’Annunciazione a quelli del ritrovamento di Gesù dodicenne tra i dottori del Tempio. Guido Chiesa lo ha ribadito più volte: non vuole scandalizzare, anche se non ci sono angeli e pastori, non c’è la cometa e non ci sono i Magi. La Madre e il Figlio sono al centro del suo interesse d’artista e di uomo: la prima si mette totalmente nelle mani di Dio, affronta il mistero e il dolore, il secondo si affida alla Madre fino a quando capisce che la sua libertà non può più essere limitata, la sua missione nel mondo è un’altra. “Racconto la storia di una donna che ha cambiato per sempre il volto dell’umanità” – precisa ancora il regista. “Io sono con te” è, per questo, un titolo ben scelto: Maria con il Figlio, Gesù con ciascuno di Noi.



http://www.oecumene.radiovaticana.org/it1/Articolo.asp?c=435987

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