mercoledì 3 dicembre 2008

I CATTOLICI DISSACRANO LA VERGINE MARIA CON UN MUSICAL

Focus: L'umanità di Maria in musical



PURE ALLA VERGINE MARIA FANNO IL MUSICAL PERFINO CON IL PATROCINIO VATICANO !

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L'8 dicembre andrà in scena la prima dello spettacolo diretto da Maria Pia Liotta con le musiche di Cipriani. Alma Manera la protagonista di Toni Colotta

L’arte dello spettacolo è stata in passato piuttosto restia a rappresentare il protagonismo della Madonna. Non così l’arte della visione: i pittori hanno anzi gareggiato nell’innalzare la Vergine nel cielo del sublime. Anche la musica, con l’immaterialità dei suoni ha saputo mostrarne la «bellezza» vertiginosa, nel dolore: basti Bach nella Matthaus-Passion con la sua plasticità quasi scenica. Da poco però un’opera nuova - che riunisce visione e musica nel teatro - ha forzato, per così dire, quella reticenza: dal 17 giugno quando, sul palco dell’Aula Paolo VI in anteprima, ha preso vita “Maria di Nazareth”, con sottotitolo “Una storia che continua…”, e un’indicazione di genere, il musical, ossia la forma di spettacolo che da “Jesus Christ Superstar” in poi ha accolto con frequenza storie sacre. In Vaticano il successo è stato vibrante da parte della platea vasta di spettatori, con particolare apprezzamento espresso dal cardinale Segretario di Stato Tarcisio Bertone.

Altri, molti altri potranno aggiungersi dall’8 dicembre, allorché “Maria di Nazareth”, nella tensostruttura appositamente allestita nei pressi di Cinecittà (via Lamaro), verrà replicata per una lunga sequenza di serate. L’evento merita attenzione per l’altezza dell’impegno con cui un tema così elevato ha potuto felicemente trovare forma scenica adeguata. Non per estemporanea passione di teatranti, tutt’altro.

La produzione dello spettacolo, curata dall’Airam-Cultura & Comunicazione ha avvertito quale suggestiva ispirazione venisse dal centocinquantenario delle apparizioni di Lourdes, e ha trovato nella Segreteria di Stato, nel Vicariato di Roma e nei pontifici Consigli per la Cultura e le Comunicazioni Sociali non solo patrocinio ma collaborazione per condurre in porto l’iniziativa. Cui si sono aggiunti, in sede laica, il Senato, la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministero Beni e Attività Culturali, il Comune di Roma e la Regione Lazio.

Nella genesi di questa palpitante costruzione teatrale conta più di tutto l’idea primigenia di Maria Pia Liotta, autrice del libretto con Adele Dorothy Ciampa, sul quale Stelvio Cipriani ha innestato le sue musiche e Salvatore Spagnolo le coreografie dei numerosi passaggi danzati. A «incarnare» la dolce figura centrale, nella recitazione, nel canto e nella danza, un’artista di spiccata personalità, Alma Manera. Tutti coordinati dalla regia della stessa Liotta.

L’elemento portante della concezione drammaturgica era quello di riguardare Maria nelle sue caratteristiche umane, di figlia, di sposa, di madre, prima di assurgere a «la più importante fra le donne della storia». Ecco il senso di quel sottotitolo in locandina, come spiega Liotta: la Madonna è il tramite di Gesù con la Chiesa, un ponte ideale tra ieri, oggi, domani e sempre. L’impostazione degli autori ha incontrato autorevole conforto in padre Stefano De Flores, teologo e docente di Mariologia. Il quale loda l’opera compiuta: «Il musical sfugge alla banalizzazione di Maria lasciando trapelare il suo mistero di donna che vive al ritmo di Dio e della sua Parola».

13 novembre 2008


http://www.romasette.it/modules/news/article.php?storyid=4026

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